10 DICEMBRE 2020 – Giornata mondiale dei diritti umani
COME UN VACCINO CONTRO INGIUSTIZIE E SOPRUSI
“Potrebbe diventare la Magna Carta internazionale, per ogni uomo ed in ogni luogo”
(Eleanor Roosvelt, “First Lady” del mondo nel 1948)
La giornata mondiale dei Diritti Umani si celebra il 10 dicembre scelta per ricordare la proclamazione, da parte dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (UDHR), nel 1948 – come inizio nuovo per l’Umanità: in rottura con gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, la morte di oltre 50 milioni di persone e lo sterminio del popolo ebraico.
E’ il documento più tradotto al mondo, in oltre 500 lingue.
La Dichiarazione rappresenta il culmine di quella che fu allora una presa di coscienza diffusa nelle opinioni pubbliche di tutti i paesi coinvolti nel conflitto mondiale, cioè il principio della pari dignità, fonte di pari diritti, di tutti gli esseri umani indipendentemente da razza, colore, religione, sesso, lingua, opinione politica.
Sono passati 72 anni da quella data storica e in molte zone del mondo questo fondamentale documento ancora non trova applicazione concreta, ancora è inascoltato.
«Osservando con attenzione le nostre società contemporanee, si riscontrano numerose contraddizioni che inducono a chiederci se davvero l’eguale dignità di tutti gli esseri umani, solennemente proclamata 70 anni or sono, sia riconosciuta, rispettata, protetta e promossa in ogni circostanza. Persistono oggi nel mondo numerose forme di ingiustizia, nutrite da visioni antropologiche riduttive e da un modello economico fondato sul profitto, che non esita a sfruttare, a scartare e perfino ad uccidere l’uomo. Mentre una parte dell’umanità vive nell’opulenza, un’altra parte vede la propria dignità disconosciuta, disprezzata o calpestata e i suoi diritti fondamentali ignorati o violati» (Papa Francesco, Enciclica “Fratelli Tutti”).
La Giornata Mondiale dei Diritti Umani 2020 sarà una giornata diversa rispetto agli anni passati, perché l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha solo aggravato ancor più la condizione precaria, in termini di violazioni di Diritti Umani, in cui versa una parte del mondo.