Giornata mondiale della diversità culturale
La cultura è un’eredità che vive e respira
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamò questa Giornata Mondiale nel 2002, a seguito dell’adozione, da parte dell’UNESCO, della “Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale” nel 2001, che riconosce il bisogno di “incrementare il potenziale della cultura come mezzo per il perseguimento della prosperità, dello sviluppo sostenibile e di una coesistenza globale pacifica.”
Come ci ricorda la Direttrice Generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, nel suo messaggio:
“La diversità culturale non è di per sé un fattore di pace e progresso. Per questo, essa richiede apprendimento, l’apprendimento della diversità, l’abilità di spostare l’attenzione lontano da se stessi, per dialogare e riconoscere il valore celato in ogni cultura.”
Non voglio che la mia casa abbia muri chiusi sui lati e finestre bloccate. Desidero che le culture di tutti i Paesi soffino nella mia casa il più liberamente possibile
Seguire il desiderio del Mahatma Gandhi per il quale “la cultura non è un’eredità scolpita nella pietra, ma un’eredità che vive e respira”, significa aprirsi alle influenze e al dialogo, che ci consente di adattarci più pacificamente ai cambiamenti nel mondo.
Quanto a me non voglio più sentir dire che sono francese. Io sono italiana, inglese, tedesca… sono di tutti i paesi dovunque ci siano anime da salvare