L’Italia contro l’indirizzo dell’ONU rifinanzia la guardia costiera libica
“Nelle ore in cui il Parlamento italiano su proposta del governo votava a larga maggioranza il rifinanziamento della cosiddetta guardia costiera libica, l’inviato del segretario generale Onu in Libia, Jan Kubis, implorava davanti al Consiglio di sicurezza lo stop alla cooperazione nei respingimenti dei migranti. Invano.”(Avvenire.it del 16 Luglio 2021)
Jan Kubis, capo della missione Onu in Libia (Unsmil) – United Nation
“Il numero di chi muore in mare, nel tentativo di raggiungere l’Europa, è più che raddoppiato quest’anno rispetto ai primi sei mesi del 2020. Lo ha riferito ieri l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), esortando gli Stati a prendere misure urgenti per fermare questa tragica perdita di vite e a rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale. Nel primo semestre 2021 sono stati inghiottiti dal mare almeno 1.146 migranti diretti verso l’Europa. La rotta del Mediterraneo centrale fra Libia e Italia è quella con più vittime. Nel 2020, nello stesso periodo, sono morte 513 persone. L’Oim osserva che l’aumento dei morti è stato registrato nel momento in cui si sono intensificati gli interventi per bloccare i barconi al largo delle coste nordafricane” (da “Osservatore Romano” del 15/07/2021).
“Non so chi sia il padre. Quale sia tra i tre carcerieri che ogni notte, per tre anni, mi hanno violentata… Hanno continuato a violentarmi fino all’ottavo mese di gravidanza… Quando lo guardo non riesco a non pensare alle atrocità con cui è venuto al mondo, ma a volte penso anche che sia nato per liberarmi da quell’inferno…”. Myriama è eritrea, ha ventidue anni, è la mamma di Beyene. L’inferno di cui parla è quello che il parlamento italiano ieri ha rifinanziato” (da Benvenuti Ovunque” del 16 luglio 2021).
Benvenuti Ovunque è il quotidiano web, curato in collaborazione con la Rete dei Comuni Solidali, dedicato ai temi delle migrazioni e dell’accoglienza.