OVETSHOOT DAY 2021
Il rimprovero della Terra: continuate a consumare e ad inquinare a più non posso!
Dal Virus non abbiamo imparato nulla: nel 2020, l’Earth Overshoot Day è caduto il 22 agosto, in parte indotto dalla pandemia COVID-19.
Nel 2021, la “ripartenza” ha fatto ripartire soprattutto i consumi. L’umanità ha esaurito il budget della natura già il 29 luglio. Per il resto dell’anno, manteniamo il nostro deficit ecologico attingendo agli stock di risorse locali e accumulando anidride carbonica nell’atmosfera.
Le principali cause sono state:
- Impronta di carbonio: un aumento del 6,6% dal 2020
- Biocapacità forestale globale: una riduzione dello 0,5% dal 2020 dovuta in gran parte all’impennata della deforestazione in Amazzonia. Solo in Brasile, 1,1 milioni di ettari sono stati persi nel 2020 e le stime per il 2021 indicano fino al 43% di aumento della deforestazione su base annua.
IN ITALIA ABBIAMO ESAURITO LE RISORSE GIA’ DAL 13 MAGGIO!
“Non disponiamo ancora della cultura necessaria per affrontare questa crisi e
c’è bisogno di costruire leadership che indichino strade”
(Papa Francesco)
Foto Avvenire
GLI ABUSI UMANI HANNO STRAVOLTO
ANCHE IL CLIMA
…Ma mentre la crisi climatica colpisce con eventi estremi in diversi Paesi (alluvioni, temperature che sfiorano i 50° gradi e favoriscono incendi devastanti dalla Germania al Canada, dalla Cina all’India, all’Italia) il G20 non riesce a concordare su un elemento essenziale per combattere la crisi in atto: la decarbonizzazione.
Foto Sole 24ore
Anche se il documento approvato al G20 ambiente di Napoli, il 23 luglio 2021, ribadisce formalmente gli impegni dell’Accordo di Parigi, non contiene due punti cruciali. Il primo è l’obiettivo di dimezzare le emissioni entro il 2030 e l’altro, collegato di fatto al primo, è quello di uscire più rapidamente dall’uso del carbone.
Scultura di Simon O’Rourke ricavata da un albero danneggiato dalle intemperie nelle foreste del Galles
La principale opposizione era arrivata dall’India, insieme alla Cina il paese più ostile ai target di contrasto al cambiamento climatico auspicati dalla presidenza italiana. Solo alla fine Pechino ha ceduto e dato l’ok allo scoglio che aveva bloccato le trattative, l’inserimento di un riferimento alla neutralità carbonica.