La cultura è un travaglio che unisce il mondo
Oggi a Roma i G20 della cultura si impegnano per un nuovo umanesimo e, nel discorso inaugurale, celebrano i musei come “teatri della memoria dove le identità locali e globali vengono definite, e dove diverse visioni del passato e del presente incontrano il futuro…”
Nei luoghi della cultura si può imparare a mettere le comunità al centro e a studiare il loro rapporto con l’ambiente, con la storia, con l’oralità e la scrittura, con le varie forme di espressione, con la tecnologia…. In queste istituzioni le scienze umanistiche assumono un ruolo fondamentale perché ci aiutano a indagare quale effetto l’evoluzione e il cambiamento abbiano svolto nell’organizzazione della vita…
… “Ricerca, innovazione tecnico scientifica, patrimonio e società sono connessi in modo imprescindibile e da questo rapporto deve scaturire la rinascita collettiva che, partendo da solide radici culturali, sappia indirizzare il cammino per un futuro sostenibile” (articolo 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, approvata il 10 dicembre 1948 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite).