Giornata nazionale in memoria delle vittime delle migrazioni
Lutto impossibile
Il 3 ottobre è una giornata di lutto. Per quei 368 esseri umani sterminati dalle politiche di gestione delle frontiere e per le migliaia che sono morte dopo quel giorno. Si trattò di una vera tragedia, documentata da immagini strazianti, come la lunga fila di bare nell’aeroporto dell’isola, che fece in pochi minuti il giro del mondo.
Il 3 ottobre, è. stata dichiarata, con una legge approvata dal Parlamento, Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione.
“Quando ho aperto quei sacchi, con 368 cadaveri, la cosa che mi è rimasta impressa e, che mi resterà per tutta la vita, è quello di aver visto in quei sacchi tanti bambini vestiti a festa: con le treccine, con i vestitini, con le scarpette. Le mamme li avevano preparati per dire: i nostri bambini sono come i vostri."
Da allora però le politiche sull’immigrazione sono andate e continuano ad andare sempre nella stessa direzione: chiudere, fermare, controllare, respingere. In questi anni le frontiere sono state ovunque ulteriormente blindate. Sono andate avanti con grande impegno le iniziative volte a esternalizzare le frontiere, scaricando su altri governi e Paesi l’onere di fermare i flussi e di respingere.
Foto: Varesenews.IT
Dal 3 ottobre la criminalizzazione dell’immigrazione e della solidarietà è proceduta a grandi passi, per dare solide basi di consenso alle scelte dei governi e dell’Ue…basti pensare alla recentissima sentenza del Tribunale di Locri che condanna pesantemente Mimmo Lucano e il suo Modello Riace di integrazione degli stranieri.
Il senso di questa giornata è quello di conservare e rinnovare la memoria delle vittime, ma anche di lanciare un appello a superare ogni forma di chiusura, diffidenza ed egoismo di fronte al dramma che vivono ogni giorno i tanti migranti che cercano solo un futuro migliore.