Il Nobel per la fisica 2021 premia la scienza della complessità che si batte per il clima

Il Nobel per la fisica 2021 premia la scienza della complessità che si batte per il clima

“Le scoperte riconosciute quest’anno dimostrano che le nostre conoscenze sul clima poggiano su basi scientifiche solide, basate su un’analisi rigorosa delle osservazioni. I laureati di quest’anno – ha dichiarato Thors Hansson, presidente del Comitato Nobel per la fisica hanno tutti contribuito a farci capire più a fondo le proprietà e l’evoluzione dei sistemi fisici complessi”.

Tra i vincitori c’è anche l’italiano Giorgio Parisi, il giapponese Syukro Manabe e il tedesco Klaus Hasselmann. I tre scienziati condividono il riconoscimento per i loro studi sui fenomeni caotici e apparentemente casuali.

Lo scienziato italiano viene premiato «per i contributi innovativi alla comprensione dei sistemi fisici complessi». Si tratta di studi iniziati 40 anni fa e che hanno molte applicazioni. In parole semplici è riuscito a capire come si crea un ordine nel disordine, dai sistemi microscopici ai planetari…e trova anche il tempo per scrivere favole per bambini!

Chiamato al telefono dalla commissione, rispondendo a una domanda ha fatto un appello “sull’urgenza di affrontare l’emergenza climatica per il continuo aumento delle temperature”.

“Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann hanno gettato le basi della nostra conoscenza del clima terrestre e di come l’umanità lo influenza… “prevedendo in modo affidabile il riscaldamento globale”.

Foto Cattolicanews

Anche Papa Francesco torna a chiedere “responsabilità e decisioni concrete per invertire la rotta sull’ambiente e il clima” in occasione dell’inaugurazione all’Università Lateranense del corso “Cura della nostra Casa comune e tutela del Creato”.

“Credo che ne siamo tutti consapevoli: il male che stiamo procurando al pianeta non si limita più ai danni sul clima, sulle acque e sul suolo, ma ormai minaccia la vita stessa sulla terra.  Di fronte a questo, non basta ripetere affermazioni di principio, che ci facciano sentire a posto perché, tra le tante cose, ci interessiamo anche di ambiente. La complessità della crisi ecologica, infatti, esige responsabilità, concretezza e competenza…un atteggiamento che richiede apertura, creatività, offerte formative più ampie, ma anche sacrificio, impegno, trasparenza e rettitudine nelle scelte, specie in questo tempo non facile.”