Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze: con la Pandemia la loro vita va di male in peggio

Giornata mondiale delle bambine e delle ragazze: con la Pandemia la loro vita va di male in peggio

La condizione delle donne di domani sarà peggiore di quella delle loro madri che già soffrono di discriminazioni e svantaggi indiscussi nonostante la stagione dei diritti umani? La risposta è purtroppo affermativa: secondo il Foro economico mondiale il numero di anni necessari per raggiungere la parità è salito da 99 a 135 solo dal 2020 al 2021.

“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale.
Le donne sono la colonna vertebrale delle società.”

(Rita Levi-Montalcini)

Si stima che a, causa della Pandemia, negli ultimi 18 mesi tra gli 11 e i 20 milioni di bambine e ragazze siano state costrette a lasciare la scuola. E la maggior parte rischia di non tornarci più. (dati UNESCO e della Malala Foundation).

Lockdown e chiusura delle scuole in 190 Paesi del mondo hanno provocato un concatenarsi di conseguenze disastrose. L’isolamento in casa le ha ulteriormente esposte al rischio di violenza domestica e ha fatto crescere il lavoro minorile con l’acuirsi della pressione familiare a svolgere le faccende domestiche e a prendersi cura dei fratelli minori. Aumentano anche matrimoni e gravidanze precoci: se oggi si contano circa 21 milioni di baby mamme nel mondo, l’anno prossimo, solo nell’Africa sub-sahariana, saranno un milione in più. (fonte Terre des hommes Dossier Indifesa)

Foto Famiglia Cristiana

In occasione di questa Giornata a sostegno delle bambine e delle ragazze -voluta dall’ONU nel 2011- promuoviamo la Posizione della Congregazione

«La nostra prima risposta alla ragazza è di accettarla e custodirla, e affermare il suo inestimabile valore di persona umana.
NSCBP sviluppa, con la partecipazione delle ragazze e delle loro famiglie, programmi di servizio sociale per sviluppare l'autonomia delle ragazze, sostenere la loro resilienza, informare sui loro diritti, promuovere la sicurezza e la protezione sia a casa che nelle istituzioni sociali come le scuole. Sosteniamo l'educazione universale per tutti i bambini, sapendo che è il modo più efficace per loro di realizzare il proprio potenziale è anche il modo più sicuro per sfuggire alla povertà endemica.
Sviluppiamo programmi per crescere nell'autostima, nell'orgoglio della cultura, nel gioco e nell'espressione del più grande potenziale di ogni ragazza. Sosteniamo i sussidi sociali per i genitori e supportiamo tutte le forme di famiglie allargate che si prendono cura dei bambini. »

(Dalle Posizioni della Congregazione)

e, in sinergia con le scuole italiane, facciamo circolare la Carta dei diritti delle bambine e delle ragazze, che costituisce la premessa fondamentale per l’affermazione della tutela e dei diritti delle donne fin dalla più giovane età.