Piccole luci verdi nei boschi della Polonia salvano migranti da disumane politiche di respingimento
Così riferisce l’Agenzia Dire che ha contattato Kamyl Siller –avvocato, specializzato in questioni migratorie- che ha avuto l’idea delle “Green light” cioè le “luci verdi” al confine tra Polonia e Bielorussia.
Foto: Avvenire
L’idea mi è venuta qualche giorno fa, dopo aver raggiunto tre rifugiati siriani, un uomo, una donna e una bambina di due anni. Erano stremati, e secondo i medici, di lì a poche ore la donna avrebbe subito un arresto cardiaco. Vagavano da giorni nei boschi, come stanno facendo decine di altri migranti a cui le guardie frontiere impediscono di entrare e presentare richiesta di asilo.
Le piccole “luci verdi”, al confine con la Bielorussia, sono visibili soprattutto di notte: è un messaggio in codice, un invito rivolto ai migrati e richiedenti asilo ad avvicinarsi e chiedere aiuto. Dietro quella luce ci sono persone pronte a dar loro da mangiare e un rifugio caldo e sicuro nonostante rischino multe o denunce per favoreggiamento dell’immigrazione illegale.
Foto: Avvenire
…MA INTANTO IL PRESIDENTE POLACCO HA APPENA FIRMATO UN INDEGNO EMENDAMENTO ALLA LEGGE SULL’IMMIGRAZIONE