Un’altra donna ai vertici dell’UE: la maltese Roberta Metsola raccoglie l’eredità di Davide Sassoli
È la più giovane presidente mai eletta (43 anni compiuti proprio il giorno della sua elezione, 4 figli, sposata con un finlandese) e la terza donna (dopo le francesi Simone Veil e Nicole Fontaine) nella storia dell’aula di Strasburgo. Esponente del Partito Popolare, di lingua italiana (il suo cognome da nubile è Tedesco). Da giovane studentessa, Roberta Tedesco Triccasa si era impegnata per l’ingresso del suo Paese nell’Unione Europea, cosa che avvenne nel 2004, il più piccolo Paese membro, con appena 500mila abitanti.
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Presentando la sua candidatura Metsola ha sottolineato il suo essere donna nata in una piccola isola del Mediterraneo: “So che cosa significa essere il candidato sfavorito. So che cosa significa essere etichettati. Ma so anche quanto conta, per ogni ragazza che ci sta guardando oggi, per chiunque osi sognare. Sono qui per chiedere la vostra fiducia, per spingere l’Europa verso l’unione e, con il vostro aiuto, per far sì che le persone ci credano”. “Ai diritti delle donne non si pensa mai abbastanza – aveva aggiunto – la lotta per l’uguaglianza vera deve andare oltre le apparenze. Deve permeare tutto quello che facciamo.” (Fonte Avvenire 18/1/2022)
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Un “buon segnale” per tutti e una “buona scelta” l’ha definita il Vescovo ausiliare di Malta monsignor Galea-Curmi – delegato dell’isola alla Commissione delle Conferenze episcopali della Comunità Europea – ai microfoni di VaticanNews. In questa bella intervista ci offre una panoramica delle sfide attuali dell’Europa ed esprime fiducia sul contributo delle donne e sulla costruzione di un futuro europeo capace di valorizzare le radici cristiane, così profonde anche nel Presidente del Parlamento europeo, improvvisamente scomparso, Davide Sassoli, così ricordato dalla neo-eletta Roberta Matsala: