Giornata mondiale della biodiversità

Giornata mondiale della biodiversità

La Terra urla il suo sgomento
di fronte alla sofferenza dei sistemi viventi

Noi tutti viventi abbiamo costruito le condizioni ambientali in cui ci troviamo. La Terra non è vivente nel senso new age o nel senso semplicistico di un singolo organismo, ma è costruita, prodotta, inventata, tessuta dai viventi.

Tutti gli esseri che compongono la Terra hanno ciascuno il proprio potere di azione in quanto hanno creato, con i loro effetti involontari, la minuscola superficie del pianeta dove viviamo.

Oggi la breve storia delle società umane e la lunga storia della Terra sono entrate in conflitto: l’“urlo” della Terra ci chiama ad una trasformazione radicale perché siamo nel pieno di una mutazione cosmologica che prevede anche una mutazione nei rapporti tra spiritualità, politica, materialità, ecc. se vogliamo salvaguardare la biodiversità.

Immagine: www.settimananews.it

La questione ambientale va di pari passo con quella sociale: l’emergenza di una nuova situazione cosmologica richiede una nuova comprensione dei viventi e una nuova concezione del mondo.

Come Papa Francesco, in questa giornata proviamo a collegare il grido della Terra e il grido dei poveri e a vivere il legame tra ecologia e ingiustizia con modalità più consapevoli e responsabili.

E con lui prendiamo atto del fatto che: la Terra, in qualche modo, potremmo dire, si emoziona, può agire e soffrire” (Fonte: Repubblica del 03/05/2022, intervista di Antonio Spadaro) e ci chiede di prendercene cura soprattutto cambiando i nostri stili di vita.

“Ma oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri”.

(Enciclica Laudato sì, paragrafo 49).