Giornata mondiale della biodiversità

Giornata mondiale della biodiversità

Saremo capaci di passare dagli Accordi alle Azioni responsabili?

Ideata dall’Onu nel 1993, in occasione dell’entrata in vigore della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), firmata a Nairobi, in Kenya, nel 1992, ha come obiettivo la tutela della diversità biologica del Pianeta minacciata da inquinamento, antropizzazione e cambiamenti climatici.

Foto: www.naturanda.it

Il tema di questa Giornata 2023, Dall’accordo all’azione: ricostruire la biodiversità, ha lo scopo di incentivare le strategie, i piani e i programmi nazionali volti a garantire la conservazione e l’utilizzazione durevole della diversità biologica. Con questo termine si intende infatti la varietà e la variabilità degli esseri viventi e degli ecosistemi nei quali questi vivono; si considerano inoltre più livelli di diversità, genetico, di specie e di ecosistema e si tiene conto del numero e dell’abbondanza degli habitat presenti, del numero delle specie che vivono nell’area e della ricchezza della loro distribuzione, e infine della differenza di geni tra le specie.

Foto: www.viaggialverde.it

La biodiversità contribuisce in maniera significativa al mantenimento della vita del Pianeta, ecco perché è fondamentale tutelarla soprattutto in un momento delicato come quello attuale, caratterizzato da una crisi senza precedenti. Non solo sono a rischio migliaia di piante e animali che popolano la Terra e innumerevoli organismi che costituiscono gli ecosistemi naturali, ma anche la nostra stessa salute: “Attualmente il tasso di estinzione è fra 100 e 1.000 volte più veloce della media delle ere geologiche nelle quali l’uomo non era presente. Scendendo in qualche dettaglio, un rapporto dell’Ipbes (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) di due anni fa informava che fra il 1700 e il 2000 la superficie delle aree umide (grandi serbatoi di biodiversità) si è ridotta dell’85 per cento, che il 33 per cento delle specie ittiche subiscono prelievi superiori alla possibilità di ricostituirsi, che 500 mila specie di animali terrestri non dispongono più di un habitat sufficiente alla loro sopravvivenza a lungo termine.” (Fonte: www.tempi.it)

Immagine: www.istat.it.pdf

Purtroppo, malgrado anche nell’AGENDA ONU 2030 figuri uno specifico obiettivo per la tutela della vita sulla terra,per ricostruire la biodiversità in Italia dobbiamo fare i conti con un dato sconsolante: il 15 maggio è il giorno in cui l’Italia ha esaurito tutte le risorse naturali a disposizione per il 2023, esattamente lo stesso giorno dell’anno scorso. Dal 15 maggio continuiamo a consumare a scapito delle future generazioni.

Immagine: www.wired.it/article

A PARTIRE DALLA POSIZIONE DELLA CONGREGAZIONE SULL’ECOLOGIA INTEGRALE IMPEGNIAMOCI A PROMUOVERE UNA CULTURA ECOLOGICA CHE…

“…Dovrebbe essere uno sguardo diverso, un pensiero, una politica, un programma educativo, uno stile di vita e una spiritualità che diano forma ad una resistenza di fronte all’avanzare del paradigma tecnocratico. Diversamente, anche le migliori iniziative ecologiste possono finire rinchiuse nella stessa logica globalizzata. Cercare solamente un rimedio tecnico per ogni problema ambientale che si presenta, significa isolare cose che nella realtà sono connesse e nascondere i veri e più profondi problemi del sistema mondiale” (Laudato Si 111).

Immagine: www.ciriesco.it