Giornata mondiale del bambino africano

Giornata mondiale del bambino africano

Il loro diritto al futuro e alla giustizia sociale ci riguarda da vicino

Privazioni, fame, lavori degradanti: è scandita così la giornata della stragrande maggioranza delle bambine e dei bambini africani. È molto diversa di quella della stragrande maggioranza dei bambini che nascono nei Paesi occidentali che godono di opportunità inimmaginabili per chi nasce in Africa: andare a scuola, studiare, sognare, costruirsi un futuro intessuto di dignità e libertà.

Oggi non si tratta solo di rivendicare il diritto all’istruzione, all’origine della rivolta di Soweto del 1976, che commemoriamo ogni anno il 16 giugno: “Marciavano per chiedere una migliore istruzione e scuole più adeguate. Poi, i violenti scontri con la polizia segregazionista del National Party, allora al governo. Furono uccisi a centinaia: tra questi, quattro bambini. Era la nuova generazione nera di un Sud Africa infuocato dalla discriminazione razziale. Da quel 16 giugno, la rivolta si estese in tutto il Paese ed ebbe un ruolo fondamentale nella fine dell’apartheid, sancita nel 1991.”

A distanza di 47 anni – da quella giornata di insurrezione contro le discriminazioni e le ingiustizie subite dai bambini e ragazzi “di colore” –   molto, molto, molto cammino resta da fare. Perché? Ascoltiamo il grido di dolore di Papa Francesco di ritorno dal viaggio apostolico in Congo e in Sud Sudan del 31 gennaio-5 febbraio 2023.

Papa Francesco sbugiarda l’Occidente:
 nell’inconscio collettivo c’è “L’Africa va sfruttata”

Fonte: www.farodiroma.it
Foto: www.romasette.it

“I primi tre giorni – ha raccontato Francesco – sono stato a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo…è come un diamante, per la sua natura, per le sue risorse, soprattutto per la sua gente; ma questo diamante è diventato motivo di contesa, di violenze, e paradossalmente di impoverimento del popolo. È una dinamica che si riscontra anche in altre regioni africane, e che vale in generale per quel continente: continente colonizzato, sfruttato, saccheggiato. Di fronte a tutto questo ho detto: “basta! basta sfruttare l’Africa! Ho detto altre volte che nell’inconscio collettivo c’è ‘Africa va sfruttata’: basta, basta!”

Foto: www.vaticannews.va

“Continuare lo sfruttamento dell’Africa significa perpetrare “le condizioni che portano all’emigrazione”, fenomeno “che viene letto come un’invasione dall’Occidente”.  (Fonte: vaticannews)”

Foto: www.fides.org
NEL SOLCO DEI NOSTRI FONDATORI
E IN SINTONIA CON LE POSIZIONI DELLA CONGREGAZIONE
RICORDIAMO CHE LO ZELO CI CHIAMA A CAMMINARE INSIEME ALL’AFRICA
E ASSIEME A PAPA FRANCESCO:
“[…] Insieme, insieme, con dignità,
tutti insieme, con rispetto reciproco,
insieme nel nome di Cristo, nostra speranza, andare avanti.
Non sfruttare e andare avanti insieme.”
 Fonte: farodiroma.it