Giornata mondiale del rifugiato

Giornata mondiale del rifugiato

Tra naufragi, respingimenti per mare e per terra
e gestione dei “movimenti primari”
che ne faremo di questa Giornata?

Il tema della giornata 2023 Hope away from home – Speranza lontano da casa – poco si addice alla tragedia di questi giorni al largo della costa greca dove il Mediterraneo ha inghiottito centinaia di personae tra cui molte donne e bambini.

“Aiuto o sarà l’ultima notte”: 19 chiamate inascoltate. Altre centinaia di migranti inghiottiti dal Mediterraneo. Facciamo la differenza con l’ONU

La buona intenzione delle Nazioni Unite è, senza dubbio, quella di evidenziare l’importanza di soluzioni a lungo termine per i rifugiati e il potere dell’inclusione. È dal 1951 che l’ONU ci prova. Purtroppo questi sono tempi molto bui e la responsabilità dell’UE e dei governi europei è vergognosa: l’inclusione dei rifugiati è una chimera in quanto, quando va bene, sono re-clusi nei campi profughi altrimenti…naufragi, respingimenti e gestione dei “movimenti primari” su cui il governo italiano si sta particolarmente attivando in Europa. “Movimenti primari”: un eufemismo per dire “se non riusciamo a tenerli a casa paghiamo un parcheggio a degli Stati nei quali i diritti umani sono un optional”.

Papa Francesco, nell’Angelus di domenica 18 giugno 2023, ricordando la celebrazione della Giornata, ha così espresso il suo dolore per il recente naufragio al largo della Grecia: “con grande tristezza e tanto dolore penso alle vittime del gravissimo naufragio avvenuto nei giorni scorsi al largo delle coste della Grecia. E sembra che il mare fosse calmo. Rinnovo la mia preghiera per quanti hanno perso la vita e imploro che sempre si faccia tutto il possibile per prevenire simili tragedie”.