Con Papa Francesco viviamo il cammino quaresimale come tempo forte di conversione e libertà

Con Papa Francesco viviamo il cammino quaresimale come tempo forte di conversione e libertà

Nella Quaresima 2024 entra «il buio delle disuguaglianze e dei conflitti» che feriscono il mondo, ricorda papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima di quest’anno. E aggiunge: «Nella misura in cui questa Quaresima sarà di conversione, allora, l’umanità smarrita avvertirà un sussulto di creatività: il balenare di una nuova speranza».

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La Quaresima richiama alla mente i 40 giorni di digiuno vissuti da Gesù nel deserto prima di intraprendere la sua missione pubblica.  È una cifra che esprime il tempo dell’attesa, della purificazione, della consapevolezza che Dio è fedele alle sue promesse, un «accompagnare Gesù che sale a Gerusalemme, luogo del compimento del suo mistero di passione, morte e risurrezione e ricorda che la vita cristiana è una “via” da percorrere, consistente non tanto in una legge da osservare, ma nella persona stessa di Cristo, da incontrare, da accogliere, da seguire», ha spiegato Benedetto XVI nel 2011 (Fonte: avvenire.it).

Viviamo, dunque, la Quaresima come un percorso di fede ed un’opportunità di viva partecipazione al Mistero di Cristo morto e risorto per la salvezza dell’umanità.

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I Santi Padri del deserto dei primi secoli del cristianesimo, con la loro vita dura e ascetica, ci suggeriscono le seguenti riflessioni:

La Quaresima è:

  • Silenzio interiore ed esteriore con noi stessi per lasciar posto all’Altro e per non disperderci nelle preoccupazioni mondane.
  • luogo di deserto, in cui si fortifica lo spirito nella sua lotta contro le tentazioni, che ci seducono sulla via del male.
  • tempo privilegiato di digiuno e preghiera, per la purificazione del nostro essere, per una vita più sobria e attenta alle necessità dello spirito e alle necessità dei fratelli.
  • tempo privilegiato della riconciliazione e del ritorno a Dio, ponendo al centro delle nostre attività la lettura e la meditazione della sua Parola.
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La Tradizione della Chiesa Cristiana d’Oriente ci invita a un recupero della preghiera del cuore: quella del pubblicano che, dal profondo della sua indegnità, così semplicemente pregava (Lc 18,13):

“O Signore, abbi pietà di me peccatore”

PER NOI DEL BUON PASTORE
QUELLO QUARESIMALE È UN CAMMINO SPIRITUALE APERTO A TUTTI

Ai giorni nostri abbiamo anche più modi per “convertirci” laicamente:

DIGIUNARE
DALLA CATTIVERIA
DALLA TRISTEZZA
DALLE PAROLE MALEVOLI, INUTILI, VUOTE, INVIDIOSE, POLEMICHE.

DALLA BRUTEZZA, DAL PERDER TEMPO, DALL’ EGOISMO
DIGIUNARE E
TOGLIERE IL MALE PER AVERE PIU FAME DEL BENE