Festa della Divina Misericordia
La vita rifiorisce solo quando sperimentiamo il calore di un Dio vicino, pronto a curare le nostre ferite
“Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Mia Misericordia. Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia incommensurabile Misericordia!”. Così il Signore si rivolse a suor Faustina Kolwaska, una religiosa polacca di origini povere e senza istruzione, ma tenace ed umile e caratterizzata da una illimitata fiducia in Dio a cui Gesù ha affidato il messaggio della Divina Misericordia rivolto al mondo intero. (Fonte: Gesù confido in te).
La missione di Santa Faustina consiste nel ricordare una verità di fede da sempre conosciuta, ma dimenticata, riguardante l’amore misericordioso di Dio per l’uomo e la trasmissione di nuove forme di culto della Divina Misericordia, la cui pratica dovrebbe portare al rinnovamento della vita di fede nello spirito di fiducia e misericordia cristiana.
Secondo il desiderio di Gesù la Festa della Divina Misericordia è celebrata nella seconda domenica dopo Pasqua per sottolineare la stretta unione tra il mistero pasquale della Salvezza e la festa.
L’immagine di Gesù Misericordioso riproduce la visione che la Santa Faustina ha avuto a Plock, in Polonia, il 22 febbraio 1931. Durante questa visione Gesù Cristo ha espresso il desiderio che si dipingesse il quadro con la scritta “Gesù confido in te”. Il culto di questa immagine consiste nella preghiera fiduciosa unita alle opere di misericordia quotidiane.
LA MISERICORDIA RAPPRESENTA LA SVOLTA DELLA CHIESA CONCILIARE
«Ora la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia
invece di imbracciare le armi del rigore.» (Papa Giovanni XXII)
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CRISTIANI EBREI E MUSULMANI CONCORDANO SUL PRIMATO DELLA MISERICORDIA DI DIO
Se si dovesse riassumere in una sola frase tutta la Bibbia, potremmo dire che è la storia dell’uomo che spesso sbaglia e di Dio che sempre lo accoglie col suo perdono. «Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia» (Rm 5, 20), dice l’apostolo Paolo. Non a caso usa «sovrabbondare» per sottolineare che la misericordia di Dio è infinitamente più grande della misura che servirebbe per perdonare la colpa.
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Tutte e tre le grandi religioni monoteiste dicono che Dio è misericordioso. Nel libro dell’Esodo leggiamo: «Il Signore, tuo Dio, è un Dio misericordioso, non ti abbandonerà», e ancora: «Il Signore, Dio, misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di misericordia e fedeltà». Nel Vangelo è riportata questa frase di Gesù: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso». «Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso», recitano i musulmani nelle loro preghiere rituali. Come si vede ebrei, cristiani e musulmani ritengono che Dio sia misericordioso, perché è capace di un amore infinito, che sempre accoglie chi sbaglia e lo perdona.
IN QUESTI NOSTRI TEMPI VIOLENTI E BUI
DI “TERZA GUERRA MONDIALE A PEZZETTI”
URGE ATTIVARE
PRATICHE QUOTIDIANE DI MISERICORDIA
COINVOLGIAMOCI
E SOLLECITIAMO I GRANDI DELLA TERRA
A PROMUOVERE PACE TERRA E DIGNITA’
«La misericordia è l’unica vera e ultima reazione efficace contro la potenza del male. Solo là dove c’è misericordia finisce la crudeltà, finiscono il male e la violenza.” (Papa Benedetto)
CENTRALITA’ DELLA MISERICORDIA NELL’ESPERIENZA SPIRITUALE DI SANTA MARIA EUFRASIA
L’incontro con Dio di Rosa Virginia Pellettier, poi Madre Maria di Santa Eufrasia Pellettier, avviene nell’adolescenza, in un periodo di dolore e di sconforto. Dopo la morte del padre, nel 1810 si sentirà strappata alla famiglia (non rivedrà mai più la madre) e alla vita spensierata e piena di affetti nell’isola di Noirmoutier, sulla costa atlantica della Francia, dove era nata nel 1796. A Tours la attendeva invece il rigido “Pensionato dell’Associazione cristiana, dalle alte mura, dalle porte chiuse a catenaccio, dove la disciplina consiste soprattutto in divieti e ammonimenti”.
(cfr. Dalla nostra Santa Madre a noi l’essenziale non cambia, Conferenze, Angers 1972).
Qui, ferito e sradicato, il suo cuore scopre che essa era amata con un amore ‘oltre la comprensione’. Frantumato dalla sofferenza il cuore Rosa Virginia si apre a ricevere un’intuizione straordinaria: “io, tu, chiunque tu sia, qualunque cosa tu faccia, tu sei AMATA”. (Santa Maria Eufrasia Pellettier fondatrice delle Suore di Nostra Signora di Carità del Buon Pastore, Pubblicazione del 1996, in occasione del bicentenario della nascita).
Fonte:www.missionebuonpastore.org