Festa di Santa Maria Eufrasia
La pedagogia profetica della nostra fondatrice è attualissima
L’eredità spirituale e apostolica di Santa Maria Eufrasia non finisce mai di meravigliarci!
Recentemente per prepararci a festeggiarla degnamente, abbiamo avuto modo di recuperare alla memoria alcuni principi della “relazione d’aiuto” che ci appaiono più che profetici se consideriamo il fatto che siano stati concepiti oltre 150 anni fa. Oggi, siamo chiamate a confermare le sue prospettive che sono state oggetto di studi di Rue d’Assas, a Parigi, del biennio 1949/1951.
“Soprattutto, non diamo ai giovani l’impressione, quando li vediamo parlare, di sospettare che dicano cose sbagliate. Questi sospetti sono spesso ingiusti ed esprimerli sarebbe sempre spiacevole” (Ent. P. 167).
“E anche se abbiamo timori fondati, sarebbe bene tenere a bada chi sospettiamo per un po’, finché il suo comportamento non migliora. Ma poiché dovete evitare di dare le vostre impressioni, è meglio non dire nulla a meno che non ci sia un indizio preciso di colpa. Non si può trovare il male dove non c’è” (Ent. P. 174).
“Queste istruzioni devono essere applicate durante i primi giorni di permanenza delle nostre giovani. Ma è anche probabile che si allentino nei mesi successivi, aiutando l’adolescente a sviluppare tutto il suo potenziale: non tutti sono feriti e impossibilitati a raggiungere un ideale. Lo stimolo migliore per loro è mostrare, con le nostre parole, con i nostri consigli, con il nostro atteggiamento, che li riteniamo capaci di raggiungere un ideale serio“ (R.P. P.148).
“Dobbiamo partire dal presupposto hanno già raggiunto ciò che vorremmo che fossero e mostrare la fiducia che vogliamo avere in loro, ancor prima che se la siano pienamente guadagnata“ (R.P. P.149).
Lo sguardo con cui Santa Maria Eufrasia “incontrava” le giovani donne vulnerabili dell’epoca “parlava” di misericordia, fiducia, rispetto e resilienza.
Anche noi oggi siamo chiamate, in questo mondo multiculturale, complesso che produce vulnerabilità e induce facilmente a ritirarsi nell’indifferenza, accogliamo e riattualizziamo la pedagogia profetica della nostra fondatrice e rinnoviamo, in questa giornata, il nostro Zelo per la missione.