Non c’è limite al peggio per i migranti:
i britannici attivano i rastrellamenti casa per casa per deportarli in Rwanda
“Esternalizzare” i migranti. Per loro non c’è posto: vanno respinti senza se e senza ma. È questo il succo del disegno di legge scaccia richiedenti asilo che nelle scorse settimane ha avuto il via libera dopo il rimpallo tra Camera dei Lord e dei Comuni e nonostante che, nel novembre 2023, la Corte Suprema del Regno Unito avesse stabilito che i migranti da allontanare in Rwanda correvano un rischio reale di essere rinviate nei rispettivi Paesi d’origine da cui erano fuggiti.
“L’adozione del Safety of Rwanda (Asylum and Immigration) Bill da parte del Parlamento del Regno Unito solleva gravi problemi per quanto riguarda i diritti umani dei richiedenti asilo e lo stato di diritto più in generale”, ha dichiarato Michael O’Flaherty, Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa. “Si tratta di una questione che sarà oggetto della mia tempestiva e attenta attenzione in qualità di Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa” ha concluso O’Flaherty. (fonte: www.it.euronews.com).
Siamo di fronte alla generalizzata tendenza in atto in tutto il continente europeo verso l’esternalizzazione della politica di asilo e migrazione in Europa, che è fonte di preoccupazione per il sistema globale di protezione dei diritti dei rifugiati. Secondo il governo Sunak – primo ministro inglese paradossalmente di origine indiana – che ha fatto della strategia di deportazione in Rwanda uno dei punti di forza. Questa misura avrebbe lo scopo di scoraggiare i migranti che tentano di attraversare la Manica dalla Francia. Un’illusione miope che nasce dalla nostalgia – tutta occidentale – di un passato pre-potente di colonialismo di sfruttamento e sottomissione dell’altro (persone, territori, culture), che oggi si esprime con “l’espulsione dell’altro dai propri contesti di vita”.
NOI DEL BUON PASTORE CI RICONOSCIAMO NEI VALORI DELLA CAMPAGNA DELLA CEI
Le nostre iniziative, ispirate alle Posizioni della Congregazione in particolare sulle migrazioni, vogliono contribuire in rete a cambiare la narrazione sui migranti, spesso falsata e utilizzata come leva per battaglie ideologiche conservative e disumane.
Immagine: www.chiesacattolica.it
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