Giornata internazionale del mediterraneo

Giornata internazionale del mediterraneo

La vita delle sue specie e dell’umanità che lo attraversa ci riguarda

Il Mare Nostrum resta uno dei luoghi più minacciati dell’intero pianeta, soprattutto per la presenza di migliaia di rifiuti che vi si stabilizzano ogni anno, mettendo a rischio la biodiversità.  Ma da circa un decennio il Mediterraneo è diventato anche Mare Mostrum a causa delle morti di migranti che tentano di raggiungere un’Europa cinica che continua a respingerli in modi disumani.

Per la sorte dei migranti, l’anno 2023 è il peggiore: si è chiuso con 2.346 persone morte nel Mediterraneo centrale, secondo quanto riferito dall’OIM (Organizzazione internazionale per le migrazioni), 2.571 secondo una nota di Medici senza Frontiere. Una conta che non si ferma, quella delle persone che perdono la vita nel Mediterraneo,  alcune recuperate, altre per sempre disperse – 28.667 nel Mediterraneo dal 2014, riporta l’OIM -, altre ancora nemmeno registrate. Perché la conta continua a essere approssimativa, spesso basata sui racconti di chi invece è riuscito a sopravvivere, (Fonte: https://www.nigrizia.it/notizia/2023-anno-peggiore-per-morti-di-migranti-in-mare).

FLORA E FAUNA NON SE LA PASSANO MEGLIO:
INQUINAMENTO DEI FONDALI TRIPLICATO
NEGLI ULTIMI 25 ANNI

Foto: www.eso.it

“Italia, Egitto e Turchia scaricano in mare la metà della plastica che inquina il Mediterraneo. Nei prossimi vent’anni le tonnellate di rifiuti in acqua potrebbero raddoppiare”.  La spazzatura arriva soprattutto dai fiumi. Solo dal Nilo arriva il 25% degli scarti inquinanti. L’allarme arriva dal rapporto dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) e si basa sui principali studi scientifici condotti negli ultimi anni sullo stato di salute del Mare Nostrum dei latini. Lo studio analizza le stime dei rifiuti in plastica provenienti da 33 Paesi del bacino del Mediterraneo. Il triste primato dei tre Stati rivieraschi è dovuto al fatto che nei tre Paesi sono presenti “grandi quantità di rifiuti mal gestiti”, sottolinea il rapporto, “oltre a un’alta popolazione costiera”. (Fonte: https:europa.today.it).

CONTRASTIAMO
INQUINAMENTO SFRUTTAMENTO e INDIFFERENZA
DIFFONDIAMO COMPORTAMENTI VIRTUOSI…
ALLA PORTATA DI TUTTI

PROTEGGIAMO IL MEDITERRANEO:

  • RICICLIAMO LA PLASTICA

La prima causa dell’inquinamento dei mari è la plastica. Si stima che, nei fondali, ci sono tra i 3 e gli 11 milioni di tonnellate di questo materiale. Per proteggere le acque è necessario dunque evitare l’utilizzo di prodotti in plastica monouso e riciclare i materiali. Prediligiamo borse riutilizzabili

  • TENIAMO PULITE LE SPIAGGE

Così come la plastica, anche i mozziconi finiscono in mare e, in particolare, i filtri delle sigarette contengono composti chimici letali per la fauna marina…per non parlare dei rifiuti che abbandoniamo tra la sabbia: finiscono inevitabilmente, in mare

  • PREDILIGIAMO IL PESCE LOCALE

La pesca intensiva è una delle principali cause di distruzione degli ecosistemi marini.  Per evitare l’estinzione di numerose specie consumiamo pesce locale e da pesca sostenibile.

TRASFORMIAMO I NOSTRI STILI DI VITA

  • DIVENTIAMO CREDIBILI

Convivendo nel rispetto dei diritti della natura e dell’uomo, secondo il Carisma dei Fondatori

  • METTIAMO IN CIRCOLO IL CORAGGIO

Il futuro è complesso e ci invita a creare ponti tra persone, gruppi e istituzioni che si muovono in situazioni di incertezza, precarietà e paure diffuse. Non lasciamoci rubare la speranza!

  • INTEGRIAMOCI

Ascoltiamo il dolore che attraversa le periferie esistenziali e troviamo risposte responsabili e coinvolgenti per caratterizzare il nostro stile Buon Pastore