Giornata internazionale delle competenze giovanili

Giornata internazionale delle competenze giovanili

Per noi il futuro dei giovani non è solo questione di qualifiche professionali per il lavoro, l’occupazione dignitosa e l’imprenditività

Nel 2014 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 15 luglio come Giornata Mondiale delle Competenze Giovanili, per celebrare l’importanza strategica di dotare i giovani di competenze professionali. L’istruzione e la formazione, infatti, per l’ONU sono centrali per il raggiungimento dei goal dell’Agenda 2030 che prevede, con l’obiettivo di sviluppo sostenibile 4, di poter “Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti”.

Il futuro dell’umanità dipende dalla sconfinata energia, dalle idee e dai contributi dei giovani” ha dichiarato lo scorso anno il Segretario Generale dell’ONU nel suo messaggio per questa Giornata mondiale.

Foto: https:unric.org

Ma le sfide globali attuali sono estremamente complesse.  Non illudiamoci e non illudiamo i giovani: a contraddizioni strutturali non si possono contrapporre biografie individuali…e neppure generazionali. Il sistema economico neocapitalista verso cui le “qualifiche” li indirizzano, basato sulla crescita infinita in un pianeta infinito, è micidiale. I giovani si stanno rendendo sempre più conto che non esistendo un “PLANET B” occorre inventare “PIANI B” che includano alleanze tra tutte le generazioni allo scopo di uscire dal ginepraio del “paradigma della razionalità tecnocratica che si nutre mostruosamente di sé stesso”, a cui Papa Francesco ha dedicato gran parte del capitolo terzo della Laudato si’ (“La radice umana della crisi ecologica). È qui che troviamo la più convincente critica del paradigma tecnocratico, a partire dal quale viene misurata e utilizzata la vita dell’uomo e del pianeta (Francesco 2015: 101 e 108).

Oggi i giovani più consapevoli vogliono uscire dal “loop” che, come un aggrovigliato labirinto ci imprigiona tutti: bambini, giovani, adulti ed anziani.  Il loop è un circuito ricorsivo fondato su un rapporto causa-effetto circolare. Siamo tutti imbarcati, è chiaro: ogni crescita economica causa una crescita di consumi di risorse naturali – foreste, animali, minerali, acqua ecc.- e di inquinamento. L’inquinamento causa l’effetto serra. L’effetto serra causa la desertificazione dei suoli, gli incendi delle foreste, lo scioglimento dei ghiacciai. Lo scioglimento dei ghiacciai causa l’innalzamento del livello dei mari e la scomparsa di terre abitabili e coltivabili. Muoiono piante e animali. Intere specie scompaiono. La riduzione delle superfici abitabili causa grandi esodi di popolazioni, guerre tra poveri e crescita di ineguaglianza. La crescita di ineguaglianza crea aumento di ingiustizia sociale e fame. Ingiustizia sociale e fame alimentano le guerre. Le guerre causano maggiore ingiustizia, oppressione dei popoli e disuguaglianze. Ma causano anche crescita dell’inquinamento e dell’effetto serra.

I giovani hanno certo bisogno di qualifiche ma soprattutto di capacità diffuse ad agni livello e in ogni generazione, per mettere al centro della vita di ciascuno e della convivenza umana, il paradigma della relazione di riconoscimento reciproco e generatività.

La nostra guida in questa epoca di transizione è racchiusa nei valori delle Posizioni della Congregazione.