Giornata mondiale per Nelson Mandela
“Io sono perché noi siamo”: per Mandela la via della riconciliazione passa per il primato della relazionalità
“In Africa esiste un concetto noto come Ubuntu: il senso profondo dell’essere umani solo attraverso l’umanità degli altri; se concluderemo qualcosa al mondo sarà grazie al lavoro e alla realizzazione con gli altri” (Nelson Mandela, novembre 2008).
Questa frase pronunciata nel 2008 è un’espressione Ubuntu e sintetizza la visione di vita di Mandela: io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo.
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Ubuntu rappresenta un concetto della tradizione africana. Si tratta di una parola che deriva dalla lingua Bantu ed indica un’etica o un modo di vivere diffuso nell’Africa sub-sahariana e apre alla giustizia riparativa applicata nei famosi tribunali della riconciliazione. In quelle circostanze, la giustizia si è concretizzata nel ristabilimento delle relazioni rotte da un torto, che ha ferito la dignità dell’altro ma anche quella del “colpevole” del danno, responsabile della rottura dell’armonia della forza vitale.
Il concetto etico Ubuntu sottolinea i vincoli e le relazioni tra le persone in cerca dell’“armonia cosmica” e influenza la politica, il diritto, la religione della vita quotidiana. Si tratta di un’etica della reciprocità, dell’interdipendenza e della fraternità, la cui base è proprio l’idea che una persona si realizza solo attraverso la relazione con gli altri.
In quest’ottica, nella cultura Ubuntu, il rito del saluto assume un significato fondamentale: l’espressione SAWU BONA (che equivale ad un nostro ciao), significa TI VEDO, e la risposta di chi riceve il saluto è SIKHONA, SONO QUI.
Lo scambio dei saluti è fondamentale perché finché l’altro non mi vede io non esisto.
Riconoscersi un’identità nel momento in cui l’altro ci vede, ci rispetta e ci riconosce come persona significa entrare in relazione (ti vedo / sono qui) ed essere disponibili ad accogliere le reciproche differenze. E dà valore all’incontro con l’altro come occasione di crescita per l’umanità intera.
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La filosofia Ubuntu costituisce anche il riferimento religioso e politico nella prassi e nella teologia dell’arcivescovo anglicano sudafricano Desmond Tutu, appartenente – come Mandela – al popolo xhosa. Tutu si distinse nella lotta contro l’apartheid, e per questo gli fu riconosciuto, nel 1984, il premio Nobel per la Pace.
Questa giornata fa vibrare noi del Buon Pastore e ci incoraggia e consola nella missione carismatica di promuovere la Giustizia e la Riconciliazione.
LA RICONCILIAZIONE È UN VIAGGIO
“Uso queste parole ‘il viaggio della riconciliazione’ perché credo che la riconciliazione sia un processo che è anche un modo di vita, e che noi evolviamo all’interno di questo concetto percorrendo la nostra esistenza. La riconciliazione è il viaggio…giorno dopo giorno… tutti giorni… La riconciliazione è all’inizio, alla fine e lungo il nostro cammino.” (Fonte: dal documento “La Riconciliazione. Che cosa dice oggi la nostra spiritualità su questo argomento?”, Angers, sessioni di formazione agosto 2004-luglio 2006)
Ogni giorno proviamo a riconciliare:
ridiventare amici,
rendere compatibile,
armonizzare, riguadagnare l’amicizia.