Estate rovente per i migranti cacciati nel deserto. C’è chi respinge e abbandona. Ma anche chi denuncia e soccorre
Diminuiscono gli sbarchi, ma aumentano i morti per deportazione nel deserto. Mentre il governo italiano esulta per il crollo del numero degli sbarchi sulle coste italiane, aumentano le attività per soccorrere chi è respinto o abbandonato nel deserto. Il Ministro Piantedosi ha di recente parlato di “efficacia della linea dura sull’immigrazione: “Solo quest’anno è stata impedita la partenza di quasi 60mila migranti dalle coste di Libia e Tunisia…Una strategia a 360 gradi che quest’anno ha portato ad una riduzione degli sbarchi sulle nostre coste di oltre il 62% rispetto al 2023, a fronte di un aumento degli arrivi superiore al 150% lungo la rotta del Mediterraneo Occidentale e del 57% su quella Orientale”. (Fonte: https://www.rtl.it/notizie/articoli/piantedosi-funziona-il-contrasto-all-immigrazione-lotta-anche-contro-spaccio-e-criminalita/).
Immagine: www.informazione.it
La strategia del governo italiano in effetti “insabbia” letteralmente i migranti:
“Gli accordi con l’Africa iniziano a dare frutti, i dati del Viminale ci danno ragione” ha poi rincarato un rappresentante della maggioranza di governo (Fonte: https://www.informazione.it/).
Passa sotto silenzio l’altra faccia degli accordi finanziati dall’Italia con l’avvallo dell’Unione Europea che –assieme a compiacenze locali – trasformano in macerie la dignità umana.
MA C’È CHI NON SI ARRENDE ALLA DISUMANITA’:
–c’è chi denuncia la disumanità diffusa che avvelena presente e futuro delle vittime, dei persecutori e di tutti coloro che –come Pilato- se ne lavano illusoriamente le mani trincerandosi dietro l’alibi dell’irregolarità dei migranti.
“Raid e deportazioni nel deserto:i migranti nell’inferno tunisino” www.editorialedomani.it 17.08.2024
“Il deserto dell’umanità” www.osservatoreromano.va
Foto:www.osservatoreromano.va
- C’è chi, come “Gli angeli del Sahara”, attraverso il sistema Alarme Phone Sahara si attivano per rispondere agli S.O.S di chi è respinto o abbandonato nel deserto durante l’odissea per raggiungere un’Europa che si rivelerà “matrigna” e indifferente alle sofferenze di chi si mette in viaggio per realizzare il sogno di una vita degna.
Noi del Buon Pastore siamo quotidianamente impegnate a contrastare la ferocia delle politiche anti-migrazione di cui tanti in Italia vanno fieri.
URGE
#fareladifferenzacoimigranti
A loro siamo chiamati a riconoscere
una domanda di GIUSTIZIA
che viene da lontano e che ci riguarda da vicino
per il Bene Comune
La Posizione della Congregazione sulle migrazioni ci guidi a immaginare e praticare sguardi, gesti, azioni di
GIUSTIZIA e RICONCILIAZIONE