Tempo del Creato 2024: sperare e agire con la Creazione
Saranno 2,2 miliardi di cristiane e cristiani nel mondo a ritrovarsi insieme per prendersi cura della nostra casa comune: la Terra. La “Celebrazione” del Tempo inizia il 1° settembre, Festa della Creazione, e termina il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, patrono dell’ecologia amato da molte confessioni cristiane.
Il Tempo del Creato richiama la proclamazione, il 1° settembre 1989, di una giornata di preghiera per il creato. Allora fu il Patriarca ecumenico Dimitrios I che, per gli ortodossi, aveva proposto questo appuntamento. Il Consiglio Mondiale delle Chiese ha poi deciso di amplificare l’importanza di questo evento prolungandone la celebrazione fino al 4 ottobre.
Immagine: https:laudatosimovement.org
Il tema di quest’anno è “Spera e agisci con il creato” e il suo simbolo è “Le primizie della speranza”, ispirato a Romani 8,19-25.
“L’immagine biblica raffigura la Terra come una madre che geme come se partorisse (Rm 8:22). San Francesco d’Assisi lo intendeva così quando nel suo Cantico delle Creature si riferiva alla Terra come nostra sorella e nostra madre. I tempi in cui viviamo dimostrano che non ci rapportiamo alla Terra come a un dono del nostro Creatore, ma come a una risorsa da utilizzare.” (Fonte: https:laudatosimovement.org).
Immagine: www.avvenire.it
Creature di ogni tipo, compresi gli esseri umani, “gridano” perché non ci relazioniamo alla Terra come un dono del nostro Creatore, ma solo come una risorsa da sfruttare. E queste azioni causano crisi climatiche, perdita di biodiversità e sofferenza umana tanto quanto la sofferenza del Creato.
“Eppure c’è speranza e aspettativa per un futuro migliore. Sperare nel contesto biblico non significa restare fermi e silenziosi, ma piuttosto gemere, piangere e lottare attivamente per una nuova vita in mezzo alle difficoltà. Proprio come durante il parto, attraversiamo un periodo di dolore intenso ma sta nascendo una nuova vita”. (Fonte: www.seasonofcreation.org).
Scarica la riflessione teologica del Tema e del simbolo (www.docs.google.com/document)
In questi giorni, in tutt’altro contesto, negli Stati Uniti si parla di Piano Marshall per il clima a favore delle Terra. “Proprio come il Piano Marshall ha assistito i Paesi più devastati dalla Seconda guerra mondiale, il nuovo Piano Marshall dovrebbe mirare ad aiutare i Paesi più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico: i partner degli Stati Uniti nel mondo in via di sviluppo. I Paesi in via di sviluppo e i mercati emergenti avranno bisogno di accedere a capitali e tecnologie a basso costo per abbandonare i combustibili fossili abbastanza rapidamente da arrestare il riscaldamento globale. Gli Stati Uniti hanno ancora una volta la possibilità di aiutare gli altri aiutando se stessi. Mettere le proprie industrie al centro della transizione energetica genererà ulteriore innovazione e crescita.” (fonte: corrieredellasera.it).