Rifacciamo l’Europa nel solco di San Benedetto
Oggi celebriamo San Benedetto: di lavoro e preghiera ha bisogno l’Europa per tornare a riscoprirsi unita e aperta al futuro.
Nel 1964 Paolo VI lo scelse come patrono principale dell’intera Europa. La proclamazione avvenne esattamente il 24 ottobre 1964, giorno in cui papa Montini riconsacrò la chiesa abbaziale di Montecassino, distrutta 20 anni prima, nel 1944, durante la seconda Guerra mondiale.
Nella lettera apostolica “Pacis nuntius” il Papa, spiegando le motivazioni della scelta di san Benedetto a patrono d’Europa, ricordava che “egli insegnò all’umanità il primato del culto divino per mezzo dell’«opus Dei», ossia della preghiera liturgica e rituale. Fu così che egli cementò quell’unità spirituale in Europa in forza della quale popoli divisi sul piano linguistico, etnico e culturale avvertirono di costituire l’unico popolo di Dio”.
Per tutti i migranti e, in particolare, per quanti tra loro hanno perso la vita in mare, naviganti alla ricerca di un futuro di speranza.
Risplenda per loro il tuo volto, o Padre, al di là delle nostre umane appartenenze e la tua benedizione accompagni tutti in mezzo ai flutti dell’esistenza terrena verso il porto del tuo Regno.
Al cuore delle loro famiglie, che non avranno mai la certezza di ciò che è successo ai loro cari, Dio sussurri parole di consolazione e conforto.
Lo Spirito Santo aleggi sulle acque, affinché siano fonte di vita e non luogo di sepoltura, e illumini le menti dei governanti perché, mediante leggi giuste e solidali, il Mare Nostrum, per intercessione di san Benedetto, patrono d’Europa, sia ponte tra le sponde della terra, oceano di pace, arco di fratellanza di popoli e culture.
Preghiamo.