Migliaia di profughi al confine tra Bielorussia e Polonia.
In Europa nessuno li vuole. Le autorità polacche hanno avvertito che il tentativo dei migranti di entrare in Polonia potrebbe sfociare in violenze armate.
(Fonte: rainews.it)
Foto: avvenire.it/Reuters
Sono per la maggioranza famiglie curde ma provengono anche da Siria, Afghanistan, Ghana, Camer un. Restano come stritolati tra inganni ed egoismi che, sappiamo, moralmente, ci riguardano tutti. Impossibile avanzare e impossibile indietreggiare: «le immagini della folla che viene spinta lungo la barriera diffuse in queste ore dalle autorità di Varsavia confermano come gli esseri umani vengano adoperati come “arma non convenzionale”». (Fonte: avvenire.it)
Foto: avvenire.it/Reuters
Li ha ingannati la Bielorussia che ha orchestrato una trappola umanitaria per rappresaglia contro le sanzioni europee: le sue ambasciate hanno rilasciato visti turistici comprensivi di una rotta artificiale creata a tavolino che si sta rivelando un viaggio nell’inferno e non verso la Germania promessa. Il pacchetto completo della “vacanza” in Bielorussia, che nasconde l’impegno al trasferimento in macchina in Polonia, Lettonia e Lituania, viene contrattato coi trafficanti e tour operator compiacenti e costa dai 10.000 ai 15.000 euro (Fonte: Repubblica 10/11/2021).
Li respinge la Polonia che ha dispiegato “circa 17mila tra guardie di frontiera e soldati per vigilare affinché nessun rifugiato riesca a strisciare sotto i reticolati.” (Fonte: Repubblica 9/11/2021)
Li “congela” l’Unione europea incapace di compassione, civiltà e pensiero strategico sulle migrazioni, “congelata” anch’essa nel modello della Fortezza Europa.